Il potere nascosto della musica nei video aziendali.

Simone Dragonetti
Marketing Manager

Durante la realizzazione di un video, un elemento che spesso rischia di passare in secondo piano è la scelta della musica. Si tende a credere erroneamente che, per rendere un video efficace, basti avere riprese di qualità. Si dice infatti che non si vede la stessa cosa quando si sente, e non si sente la stessa cosa quando si vede.

Perché questa frase è così significativa?

Un esempio chiaro per tutti è quello dei film, in particolare dei generi horror e thriller. Questi generi puntano a suscitare emozioni intense nello spettatore, ed è proprio la musica a giocare un ruolo chiave in questo processo. Provate a guardare una scena horror senza audio: l’impatto emotivo sarà drasticamente ridotto. Al contrario, se ascoltaste solo la colonna sonora senza vedere le immagini, riuscireste comunque a percepire tensione, suspense e paura.

Questo dimostra che la scelta musicale non è un semplice accompagnamento sonoro, ma un vero e proprio elemento narrativo. Il suono è un fondamentale vettore di emozioni, poiché stimola aree del cervello coinvolte nell’elaborazione emotiva. Per questo, la musica è un elemento fondamentale nella comunicazione visiva.

Come scegliere la musica giusta per un video?

Come per ogni prodotto di comunicazione, è essenziale partire dal target: chi sono gli spettatori? Quali sono le loro abitudini, esperienze e valori? La scelta musicale deve essere coerente con questi aspetti per essere efficace.

Inoltre, è fondamentale considerare il tipo di video e la storia che vogliamo raccontare: quali emozioni desideriamo trasmettere? Quale atmosfera vogliamo creare? Tutti questi fattori devono essere armonizzati, poiché nella comunicazione la coerenza è essenziale per facilitare la fruizione del contenuto.

Per approfondire il tema, abbiamo parlato con un esperto di Sound Design, Martino Greco, laureato in Musica Elettronica al Conservatorio di Bologna e in Musica Applicata all’indirizzo Composizione a Rovigo.

“La distinzione tra musiche per film e per video pubblicitari è netta. Da un lato, nei film si assiste a una sperimentazione della ricerca artistica musicale che viene estremizzata, mentre nei video corporate si tende a seguire i trend utilizzando sempre le stesse musiche, composte con gli stessi suoni, minimizzando la ricerca.”

Originalità nei video corporate

I video aziendali devono comunicare al meglio l’identità di un brand. Il binomio di musica e immagini deve essere coerente, efficace ma soprattutto originale.

Sempre citando Martino:

“Quando realizzo la colonna sonora per un video aziendale, cerco sempre di sperimentare e ricercare suoni non scontati e banali, mantenendo una coerenza con il contesto. L’utilizzo di una musica creata ad hoc per un video specifico spesso si rivela una scelta vincente. È vero che non potrà essere riutilizzata per altri progetti, ma l’effetto che produce un audio cucito su misura non si può replicare.”

Un esempio concreto è il video che Orangorenna ha realizzato in collaborazione con Martino per Arteficio, un’azienda specializzata in Interior Design. Lo studio della sceneggiatura gli ha permesso di realizzare un brano originale in cui ha utilizzato prevalentemente strumenti acustici.

“La scelta di strumenti acustici è stata una decisione coerente con il prodotto documentato. Essendo il soggetto un artigiano che lavora il legno, non poteva essere affiancato da un sound troppo elettronico.”

Conclusione

La scelta musicale in un video non è un dettaglio secondario, ma un elemento essenziale per rafforzare il messaggio e creare un impatto emotivo. Investire nella ricerca del giusto sound può fare la differenza tra un video che si dimentica e uno che, invece, lascia il segno.

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